Using the Past for the Present: Medieval Narratives in Modern Political and Religious Discourse
International Conference, 28-29 March 2025, John Cabot University, Via della Lungara 233, Rome
International Conference, 28-29 March 2025, John Cabot University, Via della Lungara 233, Rome
«Il passato, che nella storia è pensato, nel revival è agito» (Giulio Carlo Argan).
«Quanto rimane del medioevo lo si rabbercia e si continua a riutilizzarlo come contenitore, per porvi qualcosa che non potrà mai essere radicalmente diverso da quel che già vi stava» (Umberto Eco).
La decima edizione del convegno Il medioevo fra noi si concentra sui modi in cui quell’epoca al limitare fra storia e mito viene rievocata, rappresentata, ricostruita in modo concreto nel presente attraverso la letteratura, le sceneggiature, la graphic novel, le arti decorative e performative, l’oreficeria, le armi, i costumi… Un medioevo partecipato nel quale gli attori protagonisti svelano i loro ferri del mestiere in un appassionante dialogo con gli studiosi del medievalismo contemporaneo.
Convegno organizzato da: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Dipartimento di Studi Umanistici; Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà; Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo; Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia; Galleria Nazionale delle Marche; Digital Heritage, Cultural Communication through Digital Technologies; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Centro Studi Ricerche; Comune di Gradara.
Palazzo Bonaventura di Urbino, aula magna del rettorato, 8-10 luglio 2024.
Si potrà partecipare all’evento in presenza oppure in streaming sul canale YouTube dell’Università di Urbino: www.uniurb.it/live.
Urbino, Palazzo Passionei, Sala della Tartaruga, via Valerio, 9, 6 dicembre 2023, h. 15,00-18,30.
Ottaviano Ubaldini della Carda (1423-1498) nato a Gubbio dall’unione tra il valoroso condottiero Bernardino e Aura da Montefeltro figlia di Guidantonio, fu con ogni probabilità fratello di sangue di Federico da Montefeltro. Uomo di enorme talento intellettuale, anima del progetto culturale del duca d’Urbino e abile governante, la sua memoria fu censurata e cadde nel dimenticatoio fino agli studi di non molti anni fa, ma è ancora in gran parte ignota. L’occasione della chiusura delle celebrazioni per i seicento anni dalla nascita di Federico da Montefeltro (1422-1482) sono l’occasione per riscoprirla.
Si potrà partecipare all’evento in presenza oppure in streaming sul canale YouTube dell’Università di Urbino: www.uniurb.it/live.
6-8 luglio 2023, Urbino e Gradara. Il Medioevo fra noi. IX edizione. L’altrove assoluto: medievalismo e orientalismo. Convegno organizzato dall’Università di Urbino in collaborazione con il Polo museale delle Marche, la Galleria nazionale delle Marche, l’Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma, l’Università di Trento e l’Istituto storico italiano per il medio evo. Palazzo ducale di Urbino, 6 luglio; palazzo Bonaventura di Urbino, 7-8 luglio, rocca di Gradara, 8 luglio 2023.
L’esotismo temporale del medioevo immaginato come tempo delle promesse e delle origini corrisponde all’esotismo spaziale dell’Oriente immaginato, come luogo di un altrove ricco di meraviglie terribili e stupefacenti. Studiosi e pubblico dialogano fra loro su questo tema nel primo incontro del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale “FRAME – Framing Medievalisms: Historiography, Cultural Heritage, Media Communication and Languages in Italy (1980-2022)”.
9-11 giugno 2022, Urbino e Gradara. Il Medioevo fra noi. VIII edizione. Medievalismo e metodo: le regole del gioco. Convegno organizzato dall’Università di Urbino in collaborazione con il Polo museale delle Marche, la Galleria nazionale delle Marche, l’Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma, l’Università di Trento e l’Istituto storico italiano per il medio evo. Palazzo ducale di Urbino, 9-10 giugno; palazzo Bonaventura di Urbino, 10-11 giugno, teatro comunale di Gradara, 11 giugno 2022.
This book presents the proceedings of the international conference “The Middle Ages in the Modern World,” held in Rome November 21-24, 2018. Attended by more than a hundred participants of different ages, educational backgrounds, and places of origin, the conference constituted a landmark in the study of medievalism: the historical discipline, now in full bloom, that investigates the ways in which the thousand-year period between 500 and 1500 was, and continues to be, presented, reconstructed, and imagined in successive eras. The book opens with a substantial bibliography drawn from all of its components, followed by the seven keynote lectures and ninety-three shorter texts – abstracts of the individual conference papers – organized along eight thematic pathways, which together provide a vivid image of the current state of the field.
9-11 settembre 2021, Urbino e Gradara. Il Medioevo fra noi. VII edizione. Medioevo verde. Convegno organizzato dall’Università di Urbino in collaborazione con il Polo museale delle Marche, la Galleria nazionale delle Marche, l’Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma e l’Istituto storico italiano per il medio evo. Palazzo ducale di Urbino, 9-10 settembre; palazzo Albani di Urbino, 10-11 settembre, teatro comunale di Gradara, 11 settembre 2021.
«Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all’apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient’altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è imprescindibile. Il suo metodo critico è fondamentale per riprendere a orientarci, distinguendola da tutto ciò che le somiglia. Un libro sorprendente che restituisce alla storia il ruolo che le compete nella società contemporanea.
Recensioni:
Roberto Rossi, Storia e fake news: un medievista sulle strade del dibattito pubblico, «Storia del pensiero politico», IX (2020), 3, pp. 519-523, DOI: 10.4479/99617
Amedeo Feniello, Il falso e i suoi anticorpi, «Historia ludens», 22 ottobre 2020;
C. Mercuri, La storia è metodo, «Medioevo. Un passato da riscoprire», 288 (genn. 2021), pp. 113-114;
Flaminia Marinaro, “Il Foglio”, 30 gennaio 2021, p. 3;
In The Militant Middle Ages, historian Tommaso di Carpegna Falconieri delves into common perceptions of the Middle Ages and how these views shape contemporary political contexts. Today more than ever, the medieval era is mined from across the political spectrum for symbols, examples, allegories, and models to represent and interpret the present. From “new crusades” to fantasy literature and cosplay, from Catholic Traditionalism to environmentalism, from neo-Vikings to medieval tourism and festivals, Carpegna Falconieri leads us in an impassioned and often disquieting journey through the “Modern Middle Ages.” The first book-length study dedicated to the broad phenomenon of political medievalism, The Militant Middle Ages offers a new lens for scrutinizing contemporary society through its instrumentalization of the medieval past.
Cet ouvrage raconte l’incroyable histoire du citoyen romain le plus célèbre du Moyen Âge, Cola di Rienzo(1313-1354). Homme instruit et brillant, il subjugue les foules par de beaux discours, rêve de rendre Rome à son antique gloire et prend le pouvoir en 1347. Il a alors trente-quatre ans. Visionnaire politique, humaniste ou encore homme de foi attiré par des idéaux de réforme révolutionnaires, il est considéré à l’époque romantique comme un précurseur de l’Unité italienne. Personnalité complexe, ambitieux et plein de contradictions, il n’hésite pas à se mettre en scène dans de superbes cérémonies, s’imaginant déjà empereur. Il connaîtra toutefois une fin tragique.
Cette nouvelle biographie illumine ce personnage hors du commun qui possédait l’art inné d’utiliser les mots pour séduire et convaincre. L’Auteur décrypte les ressorts d’une propagande qui permit à cet homme du peuple d’accéder au pouvoir. Il nous amène ainsi à réfléchir sur le thème toujours d’actualité de la dangereuse puissance de la propagande et des rhétoriques populistes.